I TWIK RACCONTANO "GERHARD KREMER" IL SINGOLO DI DEBUTTO - INTERVISTA
- Redazione
- 19 lug 2023
- Tempo di lettura: 2 min

É uscito martedì 27 giugno 2023 il singolo di debutto dei Twik dal titolo "Gerhard Kremer", biglietto da visita della nuova band emergente della scena alternative abruzzese che combina elementi rock, pop, alternative, sperimentali e tratti di hip-hop old school con sfumature elettroniche. Il brano, che si basa su un potente riff di basso distorto, ritmi tribali creati con incastri di djembé e batteria, e melodie che si sporcano di blues, trasmette un messaggio profondo permettendo all'Africa di parlare in prima persona e mostrando sia le sue ricchezze che le sue debolezze, secondo una visione distorta occidentale.
Incuriositi, li abbiamo intervistati.
Com’è nato il brano “Gerhard Kremer”? È il primo che avete pubblicato, ma anche il primo che avete scritto insieme?
Una sera ci siamo imbattuti in un articolo in cui si comparava il planisfero che usiamo oggi ad un planisfero con proporzioni reali, e ci siamo accorti di quanto siamo abituati a vedere gli angoli (America del Nord, Russia…) molto più grandi di quello che sono, mentre il centro (Africa, Medio oriente…) più piccolo. Da lì è partito un trip su quanto effettivamente tutto ciò possa influenzare sulla percezione errata (minimizzata) che abbiamo dell’Africa nel mondo occidentale.
È il nostro primo singolo, ma è stato il secondo brano creato insieme.
Condividete le vostre influenze musicale? Oppure vi siete influenzati e scoperti a vicenda? Il sound dei Twik è un caso o una ricerca?
Il nostro sound si è evoluto piano piano partendo da sperimentazioni casuali e istintive, basate su una contaminazione rock/pop/hip-hop/ambient dovuta alle nostre influenze musicali che si possono rimandare ai Radiohead, ai Paramore ma anche a diversi cantautori italiani contemporanei.
Condividiamo abbastanza queste influenze, veniamo bene o male tutti e 4 dal rock/pop/cantautorato, magari ognuno leggermente più addentrato in una direzione piuttosto che nell’altra. Ma anche questo è una fattore che ci unisce, che diventa occasione di condivisione e di confronto, dal quale possono sempre nascere nuove idee.
Tornando sul nostro sound, siamo abbastanza puntigliosi in quel che facciamo, ed anche nelle produzioni scegliamo con attenzione ogni singolo dettaglio, dal timbro all’effetto, dalla notina in sottofondo al colpo di batteria che deve essere con questo piatto piuttosto che con quell’altro.
Siete già riusciti a suonare dal vivo “Gerhard Kremer”? Come potrebbe essere un vostro concerto?
Si, ed è stato bellissimo! Stiamo tenendo concerti tutt’ora, e ci sentiamo sempre più uniti. Il riscontro col pubblico è davvero fantastico, superiore alle nostre aspettative, e non possiamo che esserne contenti.
Ci descrivete il vostro lockdown?
Il nostro lockdown è stato anche galeotto. È grazie ad esso che tutto il progetto è partito. Da li io (Vik) e Twelle abbiamo iniziato ad inviarci bozze di continuo, modificavamo/registravamo/inviavamo robe l’un l’altro a loop. È stato anche il periodo dove abbiamo riflettuto molto su alcuni argomenti. Spesso rimanevamo a messaggiare fino alle 3 di notte per scambiarci pareri e ragionare su quelli che, non immaginandolo, sarebbero poi diventati alcuni dei nostri testi.
E ora?
Ora siamo concentrati a finire le registrazioni dei prossimi singoli e del nostro primo album, oltre che a tenere regolarmente concerti. Vi aspettiamo!
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